Approvata la D.O.C.G. (denominazione di origine controllata e garantita) per i vini Barbera d'Asti e Barbera del Monferrato
Non c'è vino italiano più conosciuto, suggestivo, evocativo. Il suo nome è sinonimo di rosso: non un rosso qualsiasi ma 'il' rosso; non un vino qualsiasi ma 'il' vino. Evoca la leggerezza delle giornate di festa ed la profondità delle nostre origini. E' testimone di storie semplici, che si fissano nella memoria. E lei con loro.
La varietà è diffusa soprattutto nel vasto vigneto del Monferrato, ma la trovi anche fuori da quei confini: è coltivata in tutto il sud Piemonte, appartiene a questa regione, parla la sua lingua, si adatta alle sue usanze. Eppure sa stare anche fuori dalle mura domestiche: con i vestiti della festa - se scelti con attenzione - fa girare la testa perfino agli amanti più esigenti.
Quando interpretata con la giusta dose di ambizione, e con la giusta misura, riesce a dare grandi vini: colorati, profumati, carnosi, succosi. Mai completamente quadrati, non sempre prevedibili, qualche volta spiazzanti, al meglio sorprendenti. Basta lasciarla respirare, gestendo in modo intelligente la sua acidità, contenendo il suo carattere appena vegetale e quel lato un pò selvatico di esprimersi. Finalmente a partire dalla prossima vendemmia potrà contare non solo sul prestigio della storia, ma anche su quello della DOCG. Due le denominazioni: quella della Barbera d'Asti e la più 'severa' Barbera del Monferrato Superiore. Il 12 dicembre 2007, si sono tenute le pubbliche audizioni per consentire ai membri del Comitato Nazionale per la tutela e la valorizzazione delle Denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini, e ai funzionari del Ministero delle Risorse Agricole di verificare l'adesione e le osservazioni dei produttori del territorio alla proposta di modifica dei disciplinari di produzione presentata la scorsa estate per i vini Barbera d'Asti, Barbera del Monferrato e Barbera del Monferrato Superiore.
Il punto più importante della proposta ha riguardato il passaggio dalla DOC alla DOCG (denominazione di origine controllata e garantita) per i vini Barbera d'Asti e Barbera del Monferrato Superiore. La 'garantita', una menzione riservata ai migliori vini italiani, aggiunge un elemento di maggiore tutela e controllo in quanto, approvata la denominazione su ogni singola partita sulla base di un'analisi chimica e di una degustazione, il produttore deve apporre su tutte le bottiglie della partita una fascetta di stato numerata, rendendo quasi impossibile la frode.
Un bel passo in avanti. Il prossimo dovrà riguardare l'effettiva valorizzazione delle singole 'sottozone'; per non disperdere quel lavoro di approfondimento territoriale e viticolo cominciato lo scorso decennio e per fornire agli appassionati tutte quelle chiavi di lettura indispensabili alla conoscenza di un territorio così vasto, di una denominazione articolata, di una varietà plastica, di vini che sentono i diversi luoghi d'origine.
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